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OMAN WAVE EXPRESS !
News del 22/10/2008 12:15

Oman Wave Express !

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image

... ovvero l'ultima frontiera dei trip su previsione... testo e foto di Massimo Re

 omanex_06_871280705.jpg

Guarda la Image Gallery in alto a destra 

…la premiata ditta “surf-trip su previsione” ha oramai ingranato davvero bene: Sardegna, Sicilia, Marocco, Irlanda... sono soltanto alcuni degli spot visitati con successo su previsione. Era però giunta l’ora di fare il salto di qualità! Perché fermarsi a posti  relativamente vicini serviti da voli low-cost prenotabili all’ultimo minuto? Siamo o non siamo surfisti “all over the world”? Bene, era giunto il momento di testare i nostri surf-trip mordi e fuggi (su previsione) su una meta piuttosto complicata… l’OMAN! Meta problematica se non altro per la lunghezza e complessità del viaggio necessario per raggiungere lo spot che prevede l’uso obbligatorio di vari mezzi di trasporto quali aereo, auto (per 1000 km circa tra andata e ritorno) e nave (forse e meglio parlare di mezzo semi-galleggiante a motore)… a ciò si aggiunga che laggiù non volano compagnie low-cost ma solo linee aeree di bandiera che non hanno proprio tariffe vantaggiose  per chi acquista ticket all’ultimo momento…

Ero già stato in Oman nell’estate del 2005 ed il ricordo che riposava e riposa in me è di uno spot fantastico con condizioni eccezionali di vento ed onda. Ragion per cui ero intenzionato a tutti i costi a tentare anche per l’Oman la carta del trip su previsione! E che carta…questa volta ho pescato veramente il Jolly!!

Innanzitutto l’organizzazione di un surf-trip su previsione deve iniziare con la scelta dei partecipanti o meglio con la ricerca di adesioni da parte di “pazzi” (come me) disposti a partire su chiamata, fatta anche due giorni prima! E’ un po’ come la scelta della giuria nei processi americani: bisogna valutare bene le personalità dei potenziali partecipanti evitando quelli che possono fare pacchi all’ultimo momento…. Per l’occasione avevano risposto entusiasti alla mia “chiamata” Carluccio wave e Paolo di Roma, sopranno-minato “il Cozzaro nero” per via di un divertente aneddoto avvenuto durante un trip in Baja California allorquando il buon Paolo era stato spedito dal gruppo in “missione speciale” a raccogliere cozze...

In secondo luogo è necessario trovare la compagnia aerea adatta ad un surf trip mordi e fuggi su previsione: ciò significa, in parole povere, spesa contenuta anche se si acquista il ticket all’ultimo momento e trasporto attrezzatura a basso, bassissimo costo. Con mia grossa (ma piacevole) sorpresa scoprivo che la TURKISH Arlines (linee aeree turche) e la ETIHAD Arways (linee aeree degli Emirati Arabi Uniti), Compagnie aeree emergenti nel panorame aereo mondiale, offrivano a prezzi contenuti (dai 530 Euro ai 600 Euro) partenze per Muscat (la capitale dell’Oman) anche per date molto vicine. E ancor più piacevolmente scoprivo che per il trasporto dell’attrez-zatura era previsto un costo di 45 euro a tratta (con la TURKISH) mentre il trasporto con la ETIHAD è gratuito a patto che si stia entro i 32 kg canonici.

omanex_08_828647192.jpg

Bene, era la metà del mese di luglio di quest’anno e avevo allertato i miei compagni di viaggio per una possibile partenza per il fine settimana seguente basandomi sulle previsioni delle “bibbie” internet Windfinder e Windguru. La durata della vacanza surfistica sarebbe stata di sei giorni secchi! Falso allarme…la possibile partenza veniva quindi posticipata al mercoledi mattina successivo con termine ultimo per l’acquisto del biglietto aereo a domenica sera dopo aver fatto un ultimo check delle previsioni meteo. Via libera! La domenica i siti internet confermavano in pieno la tendenza di vento e onda grossa per tutta la settimana entrante. It’s time to go! Si comprano su internet i biglietti aerei.

Purtroppo perdo per strada uno dei due compagni di viaggio: il povero Carluccio wave che aveva pensato bene di fare, proprio quella domenica, un bella gara di down-hill con una bici quasi da strada. Risultato: trasportato d’urgenza con elicottero in ospedale con fratture e traumi in varie parti del corpo e ferite multiple al volto! Insomma, un disastro! Restiamo quindi io ed il Cozzaro. La scelta della compagnia aerea è caduta sulla TURKISH (scelta piuttosto obbligata in quanto la ETIHAD non volava né di martedì né di mercoledì). Costo del biglietto 570,00 euri per la tratta Milano-Istambul-Muscat e ritorno. Niente male!

Non restava altro che sperare nella conferma delle previsioni eccellenti fornite dai vari siti web. Davo quindi appuntamento al Cozzaro per il mercoledì seguente direttamente all’aeroporto di Istambul visto che il medesimo sarebbe partito con il volo TURKISH da Roma.

A questo punto devo proprio spendere una buona parola (anche due) a favore della TURKISH Arlines: superpuntuale (anzi in un occasione anche in anticipo), cortesia e gentilezza profusa sia al check-in che a bordo degli aeromobili, servizio di ristoro a bordo frequente e di qualità più che accettabile (forse l’ho visto io così essendo oramai abituato a prendere i low-cost che ti negano anche un bicchiere d’acqua). Come previsto poi non abbiamo avuto alcun problema con l’imbarco dell’attrezzatura né per quanto riguardava il peso né per la tariffa che è rimasta esattamente quella comunicataci dal call-center della compagnia aerea: 45 Euro a tratta. Bravi questi turchi!

Bene, partendo a mezzogiorno di mercoledì 23 luglio 2008 da Milano sono giunto con il Cozzaro sull’isola di Masirah (dove si trovano i top-wave spot dell’Oman) alle 10 di mattina del giorno seguente. In perfetto orario per prendere possesso della camera all’Hotel Masirah, per fare una breve sosta alla toilette, per divorare una sostanziosa colazione e per fiondarci senza indugi verso le onde di Kashiit, uno spot nella parte sud-ovest dell’isola che, grazie ad una punta che entra come un coltello nell’oceano indiano, sforna incessantemente onde perfette da surfare mure a sinistra. Per questo motivo la spiaggia di Kashiit viene chiamato “LO SPOT” identificando giustamente l’Oman surfistico con tale località.

Ebbene, per ben 5 giorni di fila ci siamo dilettati in questo parco giochi incredibile con onde che andavano dai 2 ai 4 metri completamente glassy e vento che ha soffiato assiduamente dal mattino alla sera con un’intensità assolutamente perfetta (fino al mezzodì da 5.0, nel pomeriggio da 4,7).

Ogni mattina non ci fermavamo neanche più a monitorare i vari spot, ci dirigevamo dritti a kashiit sicuri di trovare ciò per cui eravamo lì: onde!

E, vi dirò, un’altra bella cosa di un viaggio mordi-e-fuggi fatto su previsione (oltre, appunto, al fatto di trovare con ogni probabilità vento e onde) è che si concentrano tutte le tue energie in un lasso di tempo piuttosto breve (se paragonato ad una classica vacanza di due o più settimane) riuscendo a provare quindi sensazioni più intense del normale.

Tornando al nostro viaggio, dopo 5 giorni di wave riding ininterrotto in quel di kashiit (il Cozzaro è rimasto davvero impressionato dalle condizioni che abbiamo trovato, soprattutto per la facilità dell’onda anche grossa che fa sembrare chiunque un top-rider di coppa del mondo), terminate veramente tutte le forze ed energie fisiche, dopo aver salutato i vari amici e compagni di surfate incontrati laggiù (Franz, Arrigo ed Emanuele) abbiamo impacchettato i nostri bolidi e abbiamo fatto ritorno a Muscat per poi proseguire per Istambul e quindi per Milano (io) e Roma (il Cozzaro).

Comunque, meglio di qualsiasi parola, frase o proposizione rendono l’idea degli splendidi momenti trascorsi laggiù le fotografie della gallery qui a fianco…

Viva l’Oman!!

omanex_12_510561130.jpg

Come sempre un saluto ed un ringraziamento all’amico Andrea BARGI che mi supporta con le tavole AB +, le vele CHALLENGER SAILS ed i trapezi Liberty. Un ringraziamento anche alla PAT LOVE nella persona di Carluccio Link che mi fornisce lo strumento per portare in giro per il mondo i miei “giocattoli” in totale sicurezza e comodità.

Alla prossima….e vi dico che ne vedremo delle belle…ho in programma per quest’inverno un bel surf-trip in un paese dell’America Latina ancora abbastanza sconosciuto a noi europei dal punto di vista windsurfistico.… No, non si tratta di Brasile o Cile…tocca ora all’ARGENTINA!!

Stay tuned!

Massimo


 
 
 
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