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...
151 CHS TEAM IN ACTION
05/05/13 07:50
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VELE SCUOLA 151...
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LONG DISTANCE CATTOLICA - PESARO DI ILENIA SASSI
News del 20/11/2009 13:45

Per chi si domandasse cosa significa per me il windsurf, come mai mi porto sempre uno zainetto, perchè mi ostino a uscire sempre e solo col formula anche con vento forte, e se ho diritto ad un rimborso chilometrico, ecco un racconto che vuole dare un pò di queste risposte!

 

tuttopercorso

Era quasi un mese che non faceva un bel Vento, quello con la V maiuscola, e così domenica 12.07.2009, c’erano tutte le basi per poter fare qualcosa di speciale, in particolare una LONG DISTANCE fino Pesaro, visto che quest’anno ancora non l’avevo mai fatta!

 

Ovviamente, per fare una cosa del genere, bisogna essere attrezzati e per chi si chiedesse cosa ci sarà dentro il mio zainetto, ecco la risposta:

1. Zainetto idrico: indispensabile per contenere tutto l’occorrente (comprato al decathlon, ma disponibile in ogni negozio di ciclisti)

P1020906_resize P1020907_resize

Dentro lo zainetto è incorporata una sacca di 2 Litri

 

2. Rifornimento idrico: indispensabile quando si sta così tante ore in mare… il sapore dell’acqua salata toglie le forze e disidrata. Almeno 2 Litri, consumati ogni volta per intero, ma se fossero di più berrei ancora di più!

SanBene

3. Telefono cellulare da 20 euro:

E' ovvio che non mi porto dietro il telefono per rispondere alle chiamate, anzi sta quasi sempre spento per risparmiare la batteria, ma quando si sta in acqua così tante ore e così lontano da dove si è partiti è assolutamente indispensabile averlo dietro.  Fondamentale il credito con qualche euro e il controllo che la sim non sia scaduta (è una sim che uso solo in acqua, è facile che possa scadere, visto che non si ricarica quasi mai).

DSC06986

Il telefono è contenuto nella custodia stagna, ma anche se dovesse capitare di rompersi la custodia, alla fine è sempre un cellulare da 20 euro…

Se dovesse rompersi l’albero, la pinna, la cima del caricabasso, il boma o qualunque cosa che renda impossibile proseguire è fondamentale poter avvertire qualcuno, in particolare la capitanera, al numero 1530 (quindi giubbino di salvataggio compreso, altrimenti la multa è assicurata!)

Il segnale del telefono prende fino 3-4 miglia, quindi bordi lunghi sì, ma non esagerati!

4. Custodia Stagna: la si può trovare su internet, marca Aquapac; il costo è un po’ elevato, 28 euro, però sono anni che funziona benissimo, mai entrata una goccia d’acqua

DSC06981

5. GPS: dico la verità, sono un po’ fissata con la roba tecnologica e mi piace molto potermi portar via un GPS per vedere quanti km ho percorso, visualizzare i bordi su una mappa di google, vedere la velocità massima e farmi tutti i miei studi per migliorare l’angolo di bolina…

P1020909_resize

Riguardo il GPS se volete sapere qualcosa di più c’è un mondo da dire, quindi non approfondisco qui, ma farò un articolo a parte.

Il mio modello è impermeabile, ma lo metto ugualmente dentro la custodia perché a volte le batterie con l’umidità fanno l’acido.

6. Cimette varie : Almeno 2-3 cime per ogni evenienza, fanno sempre comodo. (anche per legarsi alla boa di vallugola, la postazione del fotografo…)

cimette

7. Macchina fotografica: Sempre per la completare la mia passione per la roba tecnologica, sicuramente non fondamentale, ma quantomeno piacevole (soprattutto per tutti i surfisti che il giorno dopo si ritrovano le foto caricate sul sito www.windsurfvallugola.com) .

sony-dsc

P1020911_resize

Piacevole perché è bello fermarsi attaccati ad una boa di vallugola, sopra il formula, e vedere tutti i surfisti vanitosi che ti sfrecciano a destra e a sinistra tirando anche gli schizzi sulla macchina (!!); piacevole poter imprimere in una foto l’immagine della riva così lontana per poterla riguardare ogni volta, senza che rimanga solo un ricordo nella propria mente; piacevole poter testimoniare con una foto l’arrivo fino a Pesaro.

Mi mancano solo i razzi segnalatori, e anche se ci ho già pensato, a quelli non sono ancora arrivata!

 

Tutto Pronto, si Parte!

 

La giornata promette bene. A Cattolica, ore 13 si misurano già 15 nodi con raffiche a 18-19.

Armo la vela piccola (sì per me la 8.4 è una vela piccola!!!), stracazzata visto il vento, pinna da vento forte e parto per un bordo di ricognizione….

1

Tutto sembra Ok, la vela è giusta, l’altezza del boma è giusta, il piedino è nel posto giusto. E’ importante che tutto sia a posto, perché poi non si rimette piede a terra per tutto il pomeriggio e non si regola certo in acqua!

3 Bordi e in poco tempo e sono già a Vallugola!

3

A Vallugola, inutile dirlo, un sacco di vele in acqua; il vento è ancora più forte che a Cattolica così ne approfitto per fare un po’ di servizio alla comunità, legandomi alla boa e facendo un po’ di foto da mettere sul sito.

Mi lego ad una boa e scatto scatto per un po’.

4

Il formula è perfetto per questo utilizzo: non si rovescia, puoi starci seduto comodamente, (quasi, considerato l’antisdrucciolo) e anche se le foto vengono ovviamente mosse, il risultato poi non è così male.

Le foto sono disponibili qui:

http://www.windsurfvallugola.com/

Dopo circa mezz’ora chiudo il negozio di fotografia e riparto per la mia missione: PESARO!

Oltrepasso Casteldimezzo e dopo qualche bordo decido di fermarmi a fare altre foto:

5

 

Questo è quello che mi lascio dietro.

DSC06885

 

E questo quello che ho davanti:

DSC06886

 

La distanza Vallugola – Pesaro è due volte la distanza Cattolica – Vallugola, ma il problema è che dopo Casteldimezzo il vento cala sempre di 2-3 nodi, quindi la vela è molto scarica, tra l’altro cazzata davvero troppo, e faccio una fatica assurda a fare un po’ d’angolo.

Bisognerebbe partire con una vela molto soprainvelata, per morire tra Cattolica e Vallugola, ma che vada bene per tutto il seguito del percorso. Diciamo che la mia scelta di vela non era azzeccata per questo tratto. Ci voleva la 10.

Sono un po’ avvilita, ma in realtà subito mi passa, perché capisco i punti positivi e fondamentali di questa traversata.

Primo fra tutti: il mare è tutto mio, non ci sono i barconi che non ti danno la precedenza, non ti devi guardare davanti e dietro di continuo per evitare gli ostacoli, e il mare è quasi piatto! Lo so che sembra incredibile, ma c’è una differenza notevole tra l’acqua davanti gabicce / cattolica e l’acqua davanti il monte del San Bartolo.

Qui non passando barche si possono fare dei bordi in piena sintonia col mare, con l’aria,  con il monte…

Poi ho capito la seconda cosa fondamentale del percorso: cioè che l’obiettivo non è arrivare a Pesaro, ma “il viaggio”. Il panorama che si può ammirare, il silenzio della montagna, il rumore della planata, sono tutte cose che mi stavo godendo in pieno; il bello era quello, non l’arrivo a Pesaro, che di per se, non aveva significato se non quello di aver fatto una gran fatica per poter dire: ce l’ho fatta!

Grazie a questi pensieri mi riprendo dall’avvilimento che mi stava venendo, ma mi batte il cuore quando in lontananza vedo una vela che mi stava seguendo. Era molto lontana e pure controsole, quindi non riuscivo bene a capire se era una vela davanti vallugola che aveva fatto un bordo lungo oppure era una vela di bolina che mi seguiva.

L’idea di non essere più da sola mi ha dato ancora più forza.

Sono ripartita e dopo solo un bordo mi sono fermata di nuovo perché il vento era davvero poco, avevo fatto pochissimo angolo, e la vela mi stava raggiungendo così l’ho aspettata.

6

Pesaro era ancora lontana:

DSC06891

…e la vela che mi stava raggiungendo era ricci, e chi sennò!

DSC06897 DSC06898

Notare bene il colore dell’acqua nella foto qui sotto!!! Giuro che era proprio così, mi sono anche tolta gli occhiali per ammirare questo mare stupendo, sembra di stare ai caraibi, e invece lo abbiamo proprio dietro l’angolo…

DSC06895

Eccolo che mi arriva e mi porge il suo saluto (e la sua benedizione pare….)…

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Insieme ripartiamo ma è davvero dura oltrepassare il punto più alto del monte; pochissimo vento non mi permette l’angolo che vorrei…

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Così senza fretta, guardo ancora quell’acqua stupenda, e bevo un po’ dal mio zainetto…

DSC06901

Per fortuna, passato il punto critico, il vento aumenta un po’ e mentre io scatto ancora qualche foto in questo posto meraviglioso,

DSC06912

ita3311 se la spassa… ormai mi ha lasciato dietro…

DSC06908

Ma io apprezzo ancora il VIAGGIO … (perché l’importante non è la meta, ma il percorso…)

pano1

 

Ora però è ora di fare sul serio, perché se poi il vento cala, non si arriva più a casa… quindi dritti fino a pesaro senza più fermate:

8

Il vento sotto il monte è pochissimo, e faccio fatica a riprendere la planata (notare la freccia).

Ci consideriamo arrivati quando iniziano gli scogli di baia flaminia, con grande soddisfazione personale!

DSC06930

Ma anche con grande stanchezza…

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Non riesco a resistere alla tentazione di fare ancora foto

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L’acqua è a dir poco caraibica, e non siamo abituati a vedere così il mar Adriatico!

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Si riparte al LASCO finalmente!!!!! una vera goduria mezz’ora di lasco a tutta birra!!!!

L’angolo è decisamente meglio al lasco!!! Servono la metà dei bordi per tornare a casa.

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Dopo un solo bordo mi fermo, a fotografare ancora una vista mozzafiato. C’è una croce imponente sopra la montagna che domina tutto il panorama, e tu ti senti piccolo piccolo di fronte a questa croce, che sta lassù.

La sensazione è di impotenza di fronte a qualcosa di così grande, ma anche di meravigliosamente bello.

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E’ incredibile la sensazione di libertà che si prova col formula!!!

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Si riparte e sta volta il vento ci assiste; il mare con i suoi riflessi d’argento ci accompagna….

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Nei dintorni di Vallugola il vento è sempre un po’ di più e faccio una breve sosta a vallugola per un saluto ai surfisti, che ormai hanno tutti disarmato.

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L’ultimo pezzo, Vallugola-Cattolica, decido di farlo con un bordo solo, e forse ho esagerato anche un po’, infatti alla fine ho dovuto fare bolina, altrimenti sarei finita dopo portoverde…

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Sono circa 6 km al largo, pari alla distanza porto verde-riccione su terra. Forse troppi, forse non prende nemmeno il telefono così al largo…. però assicuro che vedere la riva così piccina da lontano è una vera emozione!

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86.4 i chilometri percorsi,

38.5 la velocità massima

4 ore e 20 totali in acqua (comprese le fermate)

13-18 i nodi

1000 la soddisfazione!

 

Ilenia (Formulina)

Clicca qui per vedere la mia traccia su Google Maps

Qui disponibile la traccia del gps in formato GPX (necessario java)


 
Commento di Manfroni Davide del 23/11/2009 20:25
GRANDE ILE, LO SPIRITO E LA PASSIONE CHE TRASPAIONO DAL TUO VIAGGIO SONO COME LE MIE, TI CAPISCO BENISSIMO.

 
 
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